L’ARTA ha avviato la fase di dibattito pubblico per la definizione del Piano Territoriale Regionale previsto della normativa regionale in vigore (art. 19 L.R. n. 19/2020).
Si tratta di uno strumento della pianificazione urbanistico-territoriale sovraordinato alla pianificazione consortile e a quella comunale.
Per quello che riguarda l’area di nostro interesse (l’ex provincia di Enna) il primo incontro illustrativo si è tenuto lo scorso giovedì 5 settembre.
Lo schema di piano presentato rappresenta la base di partenza di un piano che nell’intento della norma, ben interpretato dal dipartimento Urbanistica dell’ARTA, deve essere elaborato con la partecipazione della collettività.
In occasione dell’incontro si è appreso che i contributi propositivi devono essere inviati entro 30 giorni dall’avvio della fase di dibattito quindi entro il prossimo 6 ottobre ed al fine di poter contribuire fattivamente si chiede di inviarci eventuali vostri contributi sui temi di nostro interesse.
Abbiamo già rappresentato alcune criticità e proposte, fatte oggetto anche di una solelcitazione a proporre inviata agli Enti locali del comprensorio ennese.
Da una prima analisi dello schema di piano messo a disposizione sul sito tematico abbiamo rilevato che, relativamente alla nostra area e a quanto di nostro precipuo interesse, occorre mettere in evidenza alcune proposte che nel livello embrionale del Piano non sono state prese in considerazione e che di seguito sintetizziamo.
Infrastrutture
Il Piano ricalca alcune delle principali linee di intervento infrastrutturale in via di realizzazione in Sicilia. Occorre evidenziare la necessità che sia inserita la SS 117 – Nord-Sud direttrice Santo Stefano di Camastra- Gela, che sia immaginato uno scenario programmatico che tenga conto della progettazione preliminare di un Aeroporto nell’area di Catenanuova, che siano previste aree comunali o comprensoriali da destinare alla realizzazione di bacini idrici artificiali o alla rinaturalizzazione di bacini idrici naturali (lago Stelo, lago Astrello, Lago Ficilino ecc…) o il miglioramento ai fini dell’utilizzo di altri bacini (lago Morello, Nicoletti ecc…).
Occorre poi ipotizzare l’individuazione di aree per la realizzazione di impianti comprensoriali di trattamento dei rifiuti differenziati nell’ottica delle direttive su economia circolare e politiche della sostenibilità ambientale.
Centri Urbani, Centri Storici, Riqualificazione, Indici Di Consumo Del Suolo
Purtroppo, nell’ordinamento regionale non ha ancora trovato albergo una normativa sulla rigenerazione urbana, cosa che limita fortemente il recupero di aree edificate e degradate. La mancanza di un quadro normativo idoneo a immaginare il recupero, ai fini abitativi e non, dei centri urbani rende oggi impossibile immaginare, come il piano prefigura, un totale azzeramento degli indici di costruzione, cosa che limita fortemente anche le chance di pianificazione urbana dei Comuni.
In tal senso occorre che sia evidenziato che, seppur la nostra area sia segnata da dinamiche di spopolamento ed emigrazione verso aree metropolitane specie del nord Italia, la volontà comune è quella di frenare e invertire tale tendenza demografica nel medio termine. Per assecondare tale controtendenza occorre però offrire la possibilità di fruire di servizi locali adeguati, avere chance lavorative non distanti dalle residenze e permettere di soddisfare il bisogno primario dell’abitazione.
Vi evidenziamo la necessità di chiedere di ricondurre il PTR a un piano che, specie nelle aree interne, si proponga di consentire nuova edificazione, residenziale e non residenziale, in linea con l’atto di indirizzo della Giunta regionale del 17/05/2021.
Sul tema centri storici, che purtroppo manca di una normativa organica, occorre rappresentare le tante criticità dei nostri centri nonché ogni possibile programmazione di recupero delle parti architettonicamente di valore e la sostituzione di quanto è privo di pregio e potrebbe essere restituito alla edificazione in un’ottica di compatibilità e di miglioramento della qualità della vita, anche per far emergere dal degrado i tanti quartieri lasciati nel tempo al loro destino.
Ci limitiamo a questi pochi cenni, certi che la programmazione degli enti locali potrà contribuire anche con altri input alla Regione e vi invitiamo a inviarci proposte che possano rappresentare contributi nelle materie di nostro interesse.
Per ogni approfondimento e per la consultazione dei documenti in fase di consultazione (schema di Piano) vi inviatiamo a consultare www.ptrsicilia.it
Alleghiamo l’atto di indirizzo della Giunta della Regione Siciliana che costituisce il documento di partenza della programmazione affidata ad un raggruppamento di società sppecializzate coordinate dal Dipartimento dell’Urbanistica dell’ ARTA.