In scadenza il prossimo 17 giugno – il 16 cade di domenica – il termine per il pagamento della rata di acconto dell’IMU per il 2024.
Il tributo locale va, difatti, corrisposto in due rate:
Peraltro, il contribuente può anche decidere di corrispondere l’IMU per l’intero 2024 in un’unica soluzione, entro il 17 giugno 2024.
Ai fini della quantificazione dell’importo dovuto, si ricorda che l’acconto è pari all’IMU dovuta per il primo semestre del 2024 applicando l’aliquota e la detrazione dei dodici mesi dell’anno precedente, ossia del 2023. In linea generale, l’IMU si applica con l’aliquota di base, fissata all’8,6 per mille, con facoltà dei Comuni di azzeramento o innalzamento fino al 10,6 per mille.
Le tipologie di immobili delle imprese edili soggette ad IMU sono, a titolo esemplificativo, fabbricati strumentali, aree edificabili, fabbricati in corso di costruzione o ristrutturazione.
La scadenza non riguarda, invece, i fabbricati c.d. “beni merce” delle imprese edili, ossia gli edifici costruiti o ristrutturati per la successiva vendita, ma ancora non ceduti nè locati, in quanto esenti dall’imposta a decorrere dalla loro ultimazione.
In relazione a tali beni, la (diversa) scadenza da ricordare è quella del prossimo 30 giugno 2025: per beneficiare dell’esenzione IMU nel 2024, infatti, le imprese operanti nel settore delle costruzioni hanno l’onere di presentare entro tale data la dichiarazione IMU ove dovranno attestare il possesso dei requisiti richiesti per l’esenzione, a pena di decadenza dalla stessa.
In relazione alle modalità di pagamento, è possibile provvedervi mediante modello F24, bollettino postale o piattaforma PagoPA.
In un approfondimento dell’ANCE un breve riepilogo delle informazioni necessarie al pagamento dell’acconto 2024 per le imprese operanti nel settore delle costruzioni (cfr. l’art.1, co.4-5 e 738-783, della legge 160/2019 – legge di Bilancio 2020).