Confindustria pubblica una nuova news sulla periodicità della formazione del preposto.
A seguito della pubblicazione della normativa in oggetto (DL 146/2021), scrive Confindustria, la disciplina della formazione dei preposti è stata modificata. Tra le altre cose, si prevede oggi (art. 37, comma 7, Dlgs 81/2008) che “i preposti ricevono un’adeguata e specifica formazione e un aggiornamento periodico in relazione ai propri compiti in materia di salute e sicurezza sul lavoro, secondo quanto previsto dall’accordo di cui al comma 2, secondo periodo”.
Il periodo richiamato dispone che “entro il 30 giugno 2022, la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano adotta un accordo nel quale provvede all’accorpamento, alla rivisitazione e alla modifica degli accordi attuativi del presente decreto in materia di formazione”.
In secondo luogo, in coerenza con il comma 7 sopra richiamato, il comma 7-ter del medesimo articolo dispone che “per assicurare l’adeguatezza e la specificità della formazione nonché l’aggiornamento periodico dei preposti ai sensi del comma 7, le relative attività formative devono essere svolte interamente con modalità in presenza e devono essere ripetute con cadenza almeno biennale e comunque ogni qualvolta sia reso necessario in ragione dell’evoluzione dei rischi o all’insorgenza di nuovi rischi”.
Il comma 7ter, secondo la ricostruzione di Confindustria, rinvia al comma 7, che rinvia al comma 2: pertanto le novità del comma 7ter sono condizionate all’adozione dell’accordo Stato-Regioni.
Quanto sopra esposto risulta in linea con quanto espresso dall’INL (circolare n. 1/2022), confrontare il documento Ance del 4 dicembre 2023.
Poiché la predetta interpretazione è stata messa in dubbio anche da alcune ASL, Confindustria ha chiesto all’INL di confermare nuovamente la propria posizione.
L’INL ha confermato la posizione espressa nella summenzionata circolare del 2022, ribadendo che la decorrenza dell’aggiornamento del preposto e delle relative novità presuppone l’adozione del nuovo accordo Stato-Regioni sulla formazione.