Il Supporto Giuridico del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, con il Parere n. 2268/2023, ha fornito importanti chiarimenti relativi all’applicazione del d.lgs. 36/2023 per lavori privati ma finanziati, in misura prevalente, da soggetti pubblici.
Di seguito, l’analisi della pronuncia da parte della Direzione Legislazione Opere Pubbliche.
Con il quesito rivolto al MIT, è stato richiesto se:
1. in caso di interventi (lavori) da effettuarsi da parte di soggetti privati finanziati in misura preponderante da soggetti pubblici, debba comunque essere applicato il vigente codice appalti (d.lgs. 36/2023), come a suo tempo espressamente previsto dall’art. 1, comma 2, lett. a) del previgente codice (d.lgs. 50/2016) e non esplicitamente riprodotto nel citato nuovo codice dei contratti;
2. in caso di riposta affermativa al primo quesito, ossia appurato che anche i privati debbano attenersi all’applicazione del codice, se il soggetto privato debba essere qualificato ai sensi dell’art. 62 del d.lgs. 36/2023.
Il MIT, relativamente alle due questioni poste, si è espresso motivando la risposta: