L’azione incessante dell’Ance ha finalmente permesso di giungere ad una definitiva soluzione al problema del mancato riconoscimento degli importi dell’IVA applicata sulle compensazioni da “caro materiali” che, nell’ambito degli appalti pubblici, vengono erogate alle Stazioni appaltanti richiedenti, a valere sul Fondo istituito presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (di cui all’art.26, co.4, lett.b, D.L. 50/2022, convertito con modificazioni, dalla legge 91/2022).
Si trattava di una criticità che finora ha compromesso la possibilità, per le imprese appaltatrici di opere pubbliche, di vedersi riconosciuto il legittimo ristoro per l’aumento eccezionale dei prezzi dei materiali da costruzione. Con la Comunicazione del 9 gennaio 2024, il Ministero annuncia l’avvio di un riesame delle istanze presentate dalle Stazioni appaltanti relative alle compensazioni da “caro materiali” per il I° e II° semestre 2022, al fine di integrare i contributi già erogati o in corso di erogazione con ulteriori importi, proporzionali all’IVA dovuta dalle stesse per i contratti di appalto ammessi all’erogazione dei contributi.
Nella Nota in allegato trovate una breve ricostruzione della problematica e la sintesi delle indicazioni fornite dal MIT per il riconoscimento degli importi.