La normativa antiriciclaggio di cui al D.Lgs. n. 231/2007 e i relativi provvedimenti attuativi, hanno introdotto un nuovo adempimento, ovvero la comunicazione dei dati e delle informazioni sulla titolarità effettiva nella sezione autonoma o nella sezione speciale del Registro delle Imprese.
L’obbligo deve essere adempiuto entro il termine perentorio di sessanta giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del provvedimento del Ministero delle Imprese e del Made in Italy che ha attestato l’operatività del sistema di comunicazione dei dati e delle informazioni sulla titolarità effettiva (G.U. n. 236 del 9 ottobre 2023). Scadendo il termine su indicato in un giorno festivo (venerdì 8 dicembre), la comunicazione deve essere trasmessa non oltre l’11 dicembre 2023 al Registro delle Imprese, identificato dal legislatore come Registro ufficiale dei dati e delle informazioni del Titolare Effettivo.
Si definisce “titolare effettivo” la persona fisica o le persone fisiche cui, in ultima istanza, è attribuibile la proprietà diretta o indiretta delle società ovvero il relativo controllo.
Sono obbligati all’adempimento:
L’omissione della comunicazione comporta l’applicazione, da parte della Camera di commercio territorialmente competente, della sanzione amministrativa prevista dall’art. 2630 del Codice civile (da 103 euro a 1.032 euro), fermo restando che, se la comunicazione è effettuata nei trenta giorni successivi alla scadenza dei termini prescritti, la sanzione amministrativa pecuniaria è ridotta ad un terzo.
L’obbligo deve essere assolto mediante il Modello TE utilizzando «DIRE», il servizio web delle Camere di Commercio, sottoscrivendo l’istanza con firma digitale. Il sistema camerale ha realizzato il portale https://titolareeffettivo.registroimprese.it/home con istruzioni e assistenza dedicata per imprese e professionisti e un Manuale operativo per l’invio telematico.
Aggiornamento al 13 dicembre 2023
Il TAR lazio ha sospeso cautelativamente il provvedimento rinviando al merito fissato al 27 marzo 2024.
Il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio (sezione quarta), con l’ordinanza 8083/2023, ha sospeso l’efficacia del Decreto emanato dal Ministero delle Imprese sul made in Italy (Mimit).
Tale Decreto stabiliva le regole attuative per la trasmissione dei dati alle Camere di Commercio, e il suo avvio, con la pubblicazione nella “Gazzetta Ufficiale”, aveva innescato il conto alla rovescia di 60 giorni, destinati a scadere proprio l’11 dicembre.