Con la Delibera n. 528/2023, emessa il 15 novembre 2023, l’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) si è espressa sulla possibilità di ribassare anche i costi della manodopera, come disciplinati dal nuovo Codice dei contratti pubblici, d.lgs. 31 marzo 2023, n. 36 (di seguito “Codice”).
L’ANAC ritiene che “nonostante la formulazione letterale della prima parte dell’art. 41, comma 14, del d.lgs. 36/2023 induca a ritenere che i costi della manodopera siano scorporati dall’importo assoggettato a ribasso, la lettura sistematica e costituzionalmente orientata delle diverse disposizioni del Codice in materia di costi della manodopera, ed in particolare dello stesso art. 41, comma 14, seconda parte, e degli artt. 108, comma 9 e 110, induce a ritenere che il costo della manodopera continui a costituire una componente dell’importo posto a base di gara”.
Pertanto, nonostante l’incerta formulazione dell’art. 41, comma 14, l’ANAC, alla luce delle argomentazioni esposte, ritiene che la lettura sistematica delle norme suggerisca l’inclusione dei costi della manodopera nell’importo complessivo a base di gara, su cui viene applicato il ribasso offerto dai concorrenti.
Di seguito, una disamina della pronuncia da parte della Direzione Relazioni Industriali e Direzione Legislazione Opere pubbliche di ANCE.