Arrivato il definitivo e atteso chiarimento dell’Agenzia delle Entrate con la RM 39/E del 13 luglio 2022, secondo la quale per ciò che concerne la corresponsione delle somme, dalla Stazione appaltante all’impresa appaltatrice, viene precisato che le stesse assumono natura di integrazione dell’originario corrispettivo d’appalto e, come tale, risultano rilevanti ai fini dell’IVA, secondo le modalità e l’aliquota già previste per l’originario contratto di appalto.
Da ciò discende, quindi, che le somme derivanti dalla compensazione da “caro materiali”, corrisposte dagli Enti committenti alle imprese, devono essere comunque fatturate con applicazione dell’IVA ugualmente al generale corrispettivo previsto per la realizzazione dell’opera.
Alle medesime conclusioni si ritiene di poter giungere anche con riferimento agli importi erogati alle imprese in virtù del meccanismo di aggiornamento straordinario dei prezzari, previsto dall’art.26 del DL 50/2022 per i lavori eseguiti e contabilizzati nel 2022.